Crotone: storia e turismo
Crotone: cenni storici
La città di Crotone affonda le proprie radici nella Magna Grecia, essa è l'erede di Kroton, fondata verso il 710 a.C. da un gruppo di Achei guidati da Miscello in seguito ad una profezia dell'oracolo di Delfi. Crotone assume un ruolo di rilievo nella Magna Grecia grazie al suo cittadino simbolo: Pitagora, filosofo,matematico, fisico, che fondò la severa scuola pitagorica. Anche nel campo olimpico la città di Crotone era nota in tutta la Magna Grecia, tra gli atleti crotoniati spicca il nome del campione Milone, vincitore di sette olimpiadi.
Crotone divenne poi, grazie ad uomini come Alcmeone e Democede, un centro importante della medicina. Nel IV secolo iniziò la sua decadenza confluendo, con la lega italiota delle città greche, nei domini di Roma.
Nel medioevo fu città bizantina e normanna. A più riprese fu restaurata e nel XIV secolo venne rafforzato il porto. Nei secoli seguenti seguì le sorti delle altre città calabresi, divenendo dominio di Angioini, Aragonesi e Borbonici fino all'annessione nel Regno d'Italia.
Turismo Crotone
Oggi Crotone è un importante porto turistico, l'unico vero approdo della costa ionica fornito di tutti servizi. L'odierno centro sorge solo in parte sull'impianto urbano dell'antica Polis. La città è dominata dall'antico Castello cinquecentesco a forma di pentagono irregolare, detto di Carlo V con torri cilindriche e bastioni.
Da visitare è il Duomo dedicato all'Assunta che custodisce tesori unici come la Madonna di Capo Colonna, completamente rivestita da una lamina d'argento.
Alle spalle del Duomo sorge la città vecchia sull'altura di origine medioevale con le sue strade strette e irregolari su cui si affacciano abitazioni, chiese e antichi palazzi. Caratteristica piazza cittadina è Piazza Pitagora. Crotone è nota anche per il suo mare e per essere l'estremo lembo della riserva marina che da Capo Rizzato termina a Capo Colonna.
E per concludere ecco a voi due piati tipici della gastronomia locale: i cavatelli, pasta fatta in casa e condita con sugoe ricotta stagionata, e la 'mustica, avannotti di pesce conservati sotto sale con molto peperoncino, il tutto ovviamente innaffiato con i vini locali Cirò e Melissa.