Isernia: storia e turismo
Isernia: cenni storici
La storia documentata della città inizia solo con l'epoca sannitica: l'espansione della Repubblica romana, e la conseguente repressione delle popolazioni sannite nel territorio italico interessò anche la zona di Isernia, la cui sconfitta, nel 263 a.C., ad opera dei Romani, segnò la nascita della colonia latina Aesernia.
Divenuta capitale nel corso della guerra sociale da parte degli Italici, venne distrutta da Silla ed in seguito ricostruita, fino a divenire municipium: la caduta dell'impero romano, tuttavia, riservò alla città il destino di fungere da scenario alle distruzioni dei Barbari (nel 456) e, successivamente, dei Saraceni.
Annessa alla contea di Molise durante il dominio normanno, fu terra regia nel periodo svevo. Successivamente passo ai d'Angiò ai quali venne pignorata nel 1316, in forma cautelativa per la dote di Caterina d'Asburgo in vista delle nozze con il Principe Carlo detto " l'Illustre ", duca di Calabria, al quale Isernia passò in feudo alla morte di lei, nel 1323.
Dopo alterne vicende che videro passare la città da Carlo di Durazzo alla moglie Margherita a Giacomo di Marzano, venne dichiarata città regia da Alfonso I D'Aragona nel corso del Quattrocento.
Nel 1780, era la città più popolosa del Contado di Molise. Gli abitanti fecero resistenza contro i francesi nel 1799, in occasione del tentativo di conquista del regno di Napoli.
Lo stesso accadde nel 1860, in virtù della reazione borbonica contro i piemontesi. Il comune è noto anche per essere stato teatro, nei primi anni dell'unità d'Italia di una strage perpetrata da parte delle truppe piemontesi di occupazione sulla popolazione inerme. Stragi simili avvennero anche a Pontelandolfo, Casalduni, Pizzoli, Scurcola Marsicana, Montefalcione e tanti altri luoghi. Isernia diede i natali a Papa Celestino V, tanto da festeggiarlo come patrono.
Il 26 luglio 1805 Isernia fu distrutta da un terremoto: collocata in un territorio notoriamente sismico, la città è stata più volte distrutta nel corso dei secoli. In realtà l'ultima distruzione si è verificata il 10 settembre 1943 a causa di un massiccio bombardamento da parte degli anglo-americani. Questo evento, e il successivo valore della popolazione, hanno portato la città ad essere tra le Città decorate al valor civile.
Nel 1860 gli isernini aderirono alla reazione borbonica contro i piemontesi.Calamità naturali e guerre, nel corso dei secoli, hanno più volte sconvolto la città. Più che per ogni altro tragico evento, Isernia ha subito vittime a causa dei bombardamenti del settembre del 1943; gli anglo-americani rasero al suolo quasi un terzo dell'abitato e provocarono la morte d'un altissimo numero di persone.
Il 3 marzo 1970 Isernia è stata elevata a capoluogo di provincia.
Turismo Isernia
Nelle vicinanze della città di Isernia (località "La Pineta") nell'estate del 1978 sono venuti alla luce i resti di un antichissimo insediamento umano paleolitico, risalente a circa 730.000 anni fa. L'importanza dell'insediamento deriva dalla presenza di un piano di calpestio costituito dalle ossa degli animali cacciati dagli uomini, con una notevole quantità di reperti che contribuiscono alla conoscenza dell'antico ambiente naturale, e dalla più antica attestazione dell'utilizzo del fuoco da parte dell'uomo.
Da non perdere la Cattedrale, Palazzo San Francesco e l'acquedotto di Isernia