Agrigento: storia e turismo
Agrigento: cenni storici
La città fu fondata nel 581 a.C. da alcuni abitanti di Gela, originari delle isole di Rodi e di Creta, col nome di Akragas,
dall'omonimo fiume che bagna il territorio. La dominazione greca durò circa 370 anni, durante i quali Akragas acquistò grande potenza e splendore,
tanto da essere soprannominata da Pindaro "la più bella città dei mortali". Inizialmente si instaurò la tirannide di Falaride (570-554 a.C.)
che fu caratterizzatada una politica di espansione verso l'interno, dalla fortificazione delle mura e dall'abbellimento della città. Il massimo sviluppo si
raggiunse con Terone (488-471 a.C.).
Durante la sua tirannide la città contava circa 300.000 abitanti e il suo territorio si espandeva fino alle coste settentrionali
della Sicilia. Divenuta grande potenza militare, Akragas riuscì a sconfiggere più di una volta Cartagine nella guerra per il controllo del Canale
di Sicilia. Dopo la morte di Terone iniziò un regime democratico (471-406 a.C.) instaurato dal filosofo Empedocle, il quale rifiutò il potere
offertogli dal popolo stesso.
È in questo periodo che si assiste alla costruzione di numerosi templi e ad una grande prosperità economica. Nel periodo dell'Impero Romano la
città fu rinominata Agrigentum, Girgenti dai Saraceni, e Agrigento nel 1927.Con i Romani la città conobbe fasi economiche e sociali alterne che prevedono
progressi determinati dall'importanza del centro come emporio marittimo ma anche fasi di declino. La succesiva dominazione fu quella Araba che iniziò
nell'828 e che portò una nuova e positiva ventata di crescita demografica e sociale. Con l'arrivo dei Normanni, esattamente nel 1087 la città
aumentò il suo potere sociale anche grazie alla sede vescovile.
Si hanno nuove ed interessanti costruzioni come quella riguardante la Cattedrale e fortificazioni. Il settore economico è valorizzato dai rapporti
commerciali con il Nord Africa, da questo momento le vicissitudini di Agrigento si intrecciano con quelle del Regno di Sicilia ed in particolare con le sorti di
Palermo (alla guerra del "Vespro" gli agrigentini parteciparono schierandosi dalla parte degli insorti contro i francesi).
Soltanto nel XIV sec. questa città divenne un centro prospero nei commerci e uno degli scali più frequentati della costa. Polo artistico nel settecento,
secolo della fondazione della Biblioteca Lucchesiana, Agrigento conobbe una nuova decadenza sotto il dominio borbonico. Nel '900 la città è
profondamente cambiata: il caotico sviluppo edilizio ha minacciato l'integrità delle zone archeologiche causando anche la rovinosa frana del 1966.
Turismo Agrigento
Beb-italia vi invita a vivere questa meravigliosa città soggiornando nelle numerose strutture bed and breakfast che vi permetteranno di godere delle
bellezze archeologiche e paesaggistiche presenti in questa provincia. Da vedere assolutamente: nel centro storico, l'antica Cattedrale in stile Romano-Gotico,
costruita intorno al XIV secolo, offre importanti caratteri medioevale, al suo interno si trova una statua della Vergine Maria del tardo XV e la capella di San Gerlando
in stile Gotico.
La strada principale della città è la bella via Atenea, che iniziando nella parte orientale della città vecchia arriva sino agli antichi Palazzi e alla chiesa di
Santa Maria dei Greci. La Chiesa di Santa Maria dei Greci fu costruita sopra un Tempio Greco del V secolo d.c. le cui colonne sono ancora visibili nella navata
centrale e nel tunnel sotterraneo che rivela le fondamenta della chiesa stessa. Il Museo Civico in Piazza Municipio ospita importanti sculture di origine
Medioevale e Rinascimentale e una Galleria d'Arte del XIII e XVIII secolo. Di notevole importanza è anche l'Abbazia di Santo Spirito costruita nel secolo XIII
e più volte restaurata.
Tuttavia Agrigento non è famosa per la città in se in quanto il suo interesse si focalizza sulla mitologica 'Valle dei Tempi, ciò che resta della splendida
Akragas.
I templi sono in stile dorico, costruiti in tufo calcareo, offrono una vista particolarmente suggestiva all'alba e soprattutto al tramonto, quando assumono una colorazione
dorata. Tutti gli edifici sono orientati verso est, per rispettare il criterio classico (sia greco che romano) che l'ingresso alla cella che ospitava la statua della
divinità fosse illuminato dal sole nascente, fonte e principio di vita.
Il Tempio della Concordia è il più imponente dei templi della valle (13 x 6 colonne) ed è uno dei templi meglio conservati dell'antichità.
Risale, si suppone, intorno all'anno 430 a.C. e non si sa a chi fosse dedicato.